Il quartiere Malasaña, nel cuore della movida madrilena

Andrea Cuminatto

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Me gusta Malasaña, me gustas tu, cantava Manu Chao in uno dei suoi brani più celebri. Stiamo parlando del quartiere più vivo del centro madrileno, dove la vita notturna si anima di giovani universitari intenti nel rito del Botellón – ovvero nel portarsi da casa bottiglie di alcolici o di cocktail artigianali da bere insieme in piazza e nei parchi pubblici – ma anche di stranieri attratti dai locali particolari che punteggiano le sue vie. Gli ambienti underground, la musica rock, punk e ska la fanno da padroni, assieme a librerie indipendenti e negozi vintage e d’abbigliamento decisamente alternativi rispetto alla moda commerciale. Se cerchi un rione moderno, dove la cultura popolare esce in strada al calar del sole e durante il giorno si respira un’aria retrò, le vie del quartiere Malasaña fanno al caso tuo.

Come arrivare


Il quartiere di Malasaña è servito molto bene dalla rete di metropolitana. In qualunque zona della città ci si trovi, è molto facile raggiungerlo abbastanza rapidamente e senza dover fare eccessivi cambi di linea. Elenco di seguito le fermate a cui far riferimento, sia in base alla linea metro a te più comoda, sia in base ai punti di interesse del quartiere.

  • Tribunal: linee 1 e 10. È la fermata più vicina a Plaza Dos de Mayo e al Museo di storia.
  • Callao: linee 3 e 5. È la fermata di riferimento sulla Gran Vía, dalla quale accedere al quartiere attraverso una delle tante vie che si diramano dalla direttrice principale. Dato che attualmente (settembre 2019) la fermata Gran Vía è chiusa per lavori, si consiglia di scendere qui anche per imboccare Calle Fuencarral.
  • Noviciado: linea 2. È sul confine di quartiere, fra Malasaña e Conde Duque. È la fermata più vicina alla chiesa di San Anton de los Alemanes.
  • San Bernardo: linee 2 e 4. Situata nella zona nord, permette di arrivare in pochi minuti sia a Plaza Dos de Mayo sia alle attrazioni del Conde Duque.
  • Ventura Rodriguez: linea 3. È la fermata di riferimento per il quartiere Conde Duque: vicina al Palacio de Liria e ai musei ABC e d’Arte contemporanea.

Cosa vedere

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Il quartiere si sviluppa a nord della Gran Vía, racchiuso fra le lunghe Calle Fuencarral e Calle San Bernardo. Il suo centro nevralgico è la simbolica Plaza del Dos de Mayo. Al centro troviamo il monumento a Luis Daoiz e Pedro Velarde Santillan, due eroi morti nella difesa della città. Oggi la piazza pullula di bar ed è difficile trovarla deserta: ad ogni ora ci sono famiglie, giovani locali o turisti intenti a mangiare qualcosa o sorseggiare un aperitivo. Nel weekend si aggiungono le bancarelle allestite con prodotti artigianali e con le più variegate creazioni di artisti locali. Un’altra piazza da non perdere è la piccola Plaza de San Ildefonso, anch’essa ricca di vita a tutte le ore.

Tutte le vie che si intrecciano nel quartiere meritano di essere passeggiate con calma, perdendo lo sguardo nelle stravaganti vetrine, ma alcune sono proprio imperdibili. Calle Fuencarral, che segna il confine con il vicino quartiere di Chueca, è una delle strade più famose di tutta Madrid. Arrivando dalla Gran Vía, con i suoi negozi di grande marche internazionali, si inizia a lasciare il posto a vetrine più curiose. Il tutto è ancor più accentuato nella Corredera Baja de San Pablo, che attraversando il quartiere diagonalmente ne coglie in pieno l’anima alternativa. Ristoranti etnici d’ogni genere aprono le porte su Calle Manuela Malasaña, ma non ti pentirai di fare due passi anche in Calle del Pez e Calle del Espiritu Santo.

Perché questo nome?
Il quartiere deve il nome a Manuela Malasaña Oñoro, una delle vittime del Levantamiento del 2 de mayo de 1808, la rivolta dei cittadini contro le truppe napoleoniche che invadevano Madrid. Manuela aveva solo 17 anni quando coraggiosamente si mise alla difesa del parco d’artiglieria Monteleón – situato nell’attuale Plaza del Dos de Mayo – passando munizioni e polvere da sparo a suo padre, intento a sparare ai Francesi. Secondo una versione dei fatti, la giovane venne colpita da uno sparo nemico proprio mentre aiutava il padre, secondo un’altra si difese dai soldati che tentavano di abusare di lei brandendo le sue forbici da cucito: in tutti i casi oggi il suo nome simboleggia le 409 vittime di quel giorno. Gli eventi del 2 e del 3 di maggio sono stati immortalati dal pennello di Goya in due quadri molto diversi tra loro: le due opere sono visibili al Prado.

Musei: Museo di storia e Fundación Telefónica

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Edificio Telefonica

Vista la rilevanza storica di questa zona, non poteva che sorgere qui il Museo de Historia de Madrid. Situato in Calle Fuencarral 78, è stato rinnovato nel 2014 ed è a ingresso completamente gratuito. Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20. Questo museo vale la pena di essere visitato per le sue mostre temporanee e gli eventi che vi si svolgono. Un esempio? Nell’autunno 2019 ospita una mostra sui 100 anni della Gran Vía. A questa pagina puoi trovare il calendario aggiornato.

All’angolo fra la Gran Vía e Calle Fuencarral sorge anche l’Espacio Fundación Telefónica. Nel 1930 aprì qui, in uno dei primi grattacieli di tutta Europa, la sede della compagnia telefonica spagnola. Oggi l’edificio ospita un’esposizione permanente narrante la storia delle telecomunicazioni, oltre a numerose mostre temporanee. L’ingresso è gratuito, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20. A questa pagina puoi vedere il calendario aggiornato delle esposizioni.

Chiese: San Martín e San Antonio de los Alemanes

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Situata in Calle del Desengaño, parallela della Gran Vía, la Iglesia de San Martín de Tours è una delle chiese storiche di Madrid. Originariamente si trovava di fronte al Monasterio de las Descalzas Reales ed era un monastero benedettino. Poi la chiesa fu demolita nel 1936, acquisendo l’attuale edificio come chiesa parrocchiale. Esempio inconfondibile di barocco cortese, ha subito nella progettazione l’influenza dei due grandi architetti Pedro de la Torre e Francisco Bautista. Contro l’interno abbastanza sobrio, la facciata appare monumentale, affiancata dalle due grandi torri prismatiche. Esistono poche altre facciate barocche come questa nella città di Madrid e in generale in Spagna.

All’incrocio fra Calle de la Puebla e Corredera Baja de San Pablo, sorge invece la Iglesia de San Antonio de los Alemanes. Altro lampante esempio di barocco spagnolo, questa chiesa seicentesca si distingue per la rara caratteristica di avere pianta ellittica. All’interno, sia le pareti che la cupola sono completamente affrescate (alcuni affreschi sono di Luca Giordano) e per questo è una delle chiese più interessanti da visitare in città. Felipe V la riteneva così bella da descriverla come “il gioiello della corona”. In origine si chiamava San Antonio de los Portugueses, in quanto confinante con l’Hospital de los Portugueses, che accoglieva i pellegrini portoghesi che attraversavano Madrid. Quando nel 1640 il Portogallo divenne indipendente, Mariana d’Austria cedette la chiesa ai tedeschi cattolici e le venne cambiato il nome.

La movida di Malasaña

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Prima di ricevere la denominazione attuale, il quartiere si chiamava Barrio de Maravillas. Tutt’oggi però continua a meravigliare i visitatori che vi si immergono, soprattutto nelle serate estive. Paragonato al quartiere londinese di Camden Town o al Kreuzberg di Berlino, Malasaña è un luogo dove è impossibile annoiarsi.

Bar e ristoranti di Malasaña

È difficile dire quali siano i locali migliori dove soffermarsi a bere qualcosa o dove passare un vivace dopocena. Sicuramente merita uno sguardo Madrid me mata (Corredera Alta de San Pablo, 31): un vero e proprio museo sulla movida locale. Fra i bar più antichi c’è la Taberna Casa Camacho (Calle de San Andrés, 4), aperto da quasi un secolo.

Curiosi anche Pentagramma (Calle Palma, 4, noto affettuosamente come El Penta) e Via Lactea (Calle de Velarde, 18), così come La Blanca Paloma (Calle del Espíritu Santo, 21) e La Bodega de la Ardosa (Calle de Colón, 13). Noi abbiamo apprezzato molto anche il piccolo bar La Mejor Flor (calle de Manuela Malasaña, 22), relativamente nuovo: piatti molto interessanti cucinati e proposti con molta personalità.

Il quartiere Conde Duque

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Talvolta il quartiere Conde Duque è incluso geograficamente nel vicino e preponderante Malasaña. Anche in questa zona vicina, compresa fra Calle Princesa e Calle Aguilera, ci sono alcuni luoghi di grande interesse soprattutto dal punto di vista artistico.

  • Museo d’arte contemporanea. Quello d’arte contemporanea è un museo che punta ad attrarre visitatori soprattutto per le esposizioni temporanee che ospita. A questa pagina puoi trovare tutto il calendario aggiornato. Una parte dell’edificio è però adibita ad una mostra permanente: la ricostruzione dell’ufficio dello scrittore argentino Ramón Gómez de la Serna, figura rilevante fra le avanguardie letterarie ed artistiche degli anni Venti e Trenta del Novecento. Il suo stesso ufficio è una delle creazioni artistiche più singolari dell’epoca: un vero e proprio laboratorio in continua evoluzione, modificato incessantemente per creare un’opera in cui il mondo dell’immagine è fondamentale. Collage e fotomontaggio sono strumenti fondamentali del suo lavoro di creazione di una camera delle meraviglie della modernità.
    • Il museo è ad ingresso gratuito.
    • Il museo aperto dal martedì al sabato in orario 10-14 e 17.30-21; la domenica e i festivi in orario 10.30-14.
  • Centro Conde Duque. Si tratta di un centro polifunzionale, dove puoi trovare una biblioteca e un teatro, attività musicali ed artistiche. A questa pagina poi scoprire gli eventi che vi si svolgono.
  • Palacio de Liria. Questo bel palazzo settecentesco è una delle più importanti residenze private di Madrid. Vi si può rivivere la storia di uno dei lignaggi più illustri in Spagna con documenti e dipinti, arazzi e sculture.
    • Il biglietto costa 1€ e la visita viene effettuata in gruppi ogni 30 minuti.
    • Il museo è aperto tutte le mattine dalle 9.45 alle 14. Il pomeriggio è aperto da marzo a ottobre dalle 15.45 alle 19.30; da novembre a febbraio dalle 15.45 alle 18.30.
  • Museo ABC. Un museo del disegno e dell’illustrazione, che non attira solo gli appassionati di queste discipline. In continua evoluzione grazie ai laboratori e alle attività che vi si svolgono, può rappresentare una visita museale fuori dal comune.
    • L’ingresso è gratuito, ma è suggerita una donazione di almeno 3€.
    • È aperto dal martedì al sabato dalle 12 alle 20; la domenica dalle 10 alle 14.

Dove dormire

La zona di Malasaña è una fra le più gettonate per pernottare durante un viaggio a Madrid, ma non è detto che sia un quartiere ideale per tutti. Scopri qui le opzioni per dormire in questo e negli altri quartieri del centro storico.

Tutti gli alloggi disponibili nel quartiere di Malasaña

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Ho vissuto un periodo in Spagna (Madrid e Granada) e girato quasi tutta l'Europa zaino in spalla. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita ne racconto qualcosa anche sul mio blog

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