Museo del Prado: quando, come e soprattutto perché visitare il museo più importante di Madrid

Andrea Cuminatto

museo del prado

Goya, El Greco, Velásquez, Murillo ma anche i grandi fiamminghi come Rembrandt o Watteau, per non parlare dell’eccellenza italiana, contraddistinta dai pennelli inimitabili di Botticelli, Beato Angelico e Caravaggio, per citare solo una minima parte dei tesori custoditi fra le mura di questo museo. Non è semplice descrivere in poche righe il fascino trasmesso dalle sale di uno dei musei d’arte pittorica più ricchi del mondo. Capace di trattenere per giornate intere gli occhi degli amanti dell’arte, il Museo del Prado è anche abile a stupire chi si addentra per la prima volta nel mondo pittorico: grazie alla varietà di stili che contiene, fra i circa 1000 quadri esposti (le opere in possesso del museo pare siano oltre 8000) ce ne sarà sicuramente uno capace di trasmettervi qualcosa.

Come raggiungerlo?

paseo del pradoÈ uno dei luoghi di interesse di Madrid più semplici da trovare sulla mappa. Si trova infatti al centro del più grande viale che attraversa il centro di Madrid: il Paseo del Prado. Riconoscibile dal parco verde (sì, è molto più di un semplice spartitraffico) che divide le due carreggiate del viale, il Paseo del Prado taglia la città da nord a sud, separando il centro storico dal Parque del Retiro.

  • Le due fermate della Metro più comode (8-9 minuti a piedi) sono Atocha (linea 1) e Banco de España (linea 2), poste alle due estremità del Paseo del Prado: è quindi sufficiente in entrambi i casi imboccare il grande viale fino alle porte del museo.
  • In autobus, si può raggiungere la fermata omonima (Museo del Prado) con le linee 10, 14, 27, 34, 37 e 45.
  • Per chi volesse conciliare la visita al Prado con quella al Parque del Retiro, il consiglio è di arrivare con la linea 9 della metro alla fermata Ibiza. Da qui, per raggiungere il museo è sufficiente attraversare il parco (circa 20 minuti a piedi).
  • Per chi alloggia fuori dal centro, il consiglio è quello di raggiungere la stazione di Atocha (10 minuti a piedi percorrendo il Paseo del Prado) tramite i treni locali Cercanias. Quasi tutte le linee, infatti, fanno sosta in questa stazione. Percorrendo il breve tratto a piedi che vi separa dal museo potreste fare una sosta al CaixaForum Madrid, un altro museo molto particolare.

Prezzi dei biglietti per il Museo del Prado

museo del prado bigliettiI biglietti per il Prado durano un giorno e il costo dell’ingresso comprende la visita alla collezione del museo e ad alcune esposizioni temporanee. Molte esposizioni temporanee richiedono un altro biglietto: in quel caso, sarà specificato chiaramente alla biglietteria del museo.

  • Intero: 15 euro
  • Ridotto: 7,50 euro (riservato a giovani con tessera apposita, maggiori di 65 anni, membri di famiglie numerose)
  • Gratuito: riservato a minori di 18 anni, studenti fino a 25 anni, disabili
  • Doppia visita: 22 euro (comprende due ingressi giornalieri da utilizzare in un anno)
  • Intero + guida cartacea: 24 euro (comprende l’ingresso giornaliero e la pubblicazione ufficiale del museo, contenente oltre 400 immagini a colori)
  • Prima dell’apertura: 50 euro (ingresso dalle 9 alle 10, prima dell’apertura al pubblico, in gruppo)
  • Abbonamento “Paseo del arte”: 29,60 euro (permette di visitare Prado, Reina Sofìa e Museo Thyssen Bornemisza nell’arco di un anno con il 20% di sconto sul prezzo dei singoli ingressi)
  • Tessera Amici del museo: donazione annuale fra i 25 e i 1000 euro. Include ingresso al museo e vari benefici, in aggiornamento ogni anno.
  • Visite guidate in gruppo: prevedono un supplemento di 50 centesimi a persona, in aggiunta ai singoli biglietti d’ingresso. In caso di scolaresche, si applica un costo forfettario di 60€ a gruppo. Tutte le visite guidate devono essere prenotate con almeno 24 ore di anticipo.

Orari di apertura

museo del prado interno 4Il museo è aperto 362 giorni l’anno (chiuso 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre). È possibile entrare fino a 30 minuti prima della chiusura. È possibile trattenersi nelle sale fino a 10 minuti prima della chiusura.

Gli orari di apertura sono i seguenti:

  • Da lunedì a sabato: dalle 10 alle 20
  • Domeniche e festivi: dalle 10 alle 19
  • 6 gennaio, 24 e 31 dicembre: dalle 10 alle 14

I gruppi dovranno rispettare i seguenti orari di accesso:

  • Da lunedì a sabato: dalle 10 alle 18.30
  • Domeniche e festivi: dalle 10 alle 17.30

Entrare al Museo del Prado gratis

Chiunque può visitare gratis il museo del Prado, ogni giorno dell’anno. È infatti previsto l’accesso libero nelle ultime due ore di apertura:

  • Da lunedì a sabato: dalle 18 alle 20
  • Domeniche e festivi: dalle 17 alle 19.

Negli stessi orari, è prevista una riduzione del 50% sul prezzo delle esposizioni temporanee.museo del prado internoVale la pena? È obiettivamente impossibile visitare tutto il museo in meno di due ore. Inoltre, l’entrata gratuita attira tanti locali oltre ai turisti, facendo sì che soprattutto nei periodi dell’anno più gettonati (e non solo) le code siano piuttosto lunghe in queste fasce orarie (la fila inizia addirittura lungo Paseo del Prado!). Pertanto questo ingresso è consigliato soprattutto a chi ha poco tempo e vuole solo un assaggio delle opere migliori e più note del museo, senza pretendere una visita approfondita. Per chi invece trascorre un lungo periodo nella capitale spagnola, è consigliabile sfruttare questa fascia oraria in più giorni, per vedere ad ogni visita una collezione differente (la divisione dei piani per periodi storici agevola in questo) o per accedere a prezzo scontato alla mostra temporanea del momento.

Dove dormire nella zona dei Museo del Retiro

Vuoi prenotare un hotel da queste parti per fare una full-immersion nei musei? Sul quartiere del Retiro abbiamo scritto alcuni consigli per la scelta dell’alloggio: trovi l’articolo al link sottostante. Se invece vuoi avere qualche consiglio di carattere generale sul pernottamento, leggi il nostro articolo su dove dormire a Madrid.

Consigli su dove dormire al Retiro

Pianificare una visita al Prado

Prima di entrare

Per la sua grandezza e varietà di contenuti, il Prado è uno di quei musei in cui è sconsigliato entrare senza aver prima riflettuto sul motivo della nostra visita. Decidere a quali opere dare la priorità e calcolare i tempi della visita è fondamentale, specialmente se vi dedichiamo poche ore durante il nostro soggiorno a Madrid.

museo del prado ingressiInnanzitutto, come entrare? Sembra una domanda scontata, ma gli ingressi sono quattro, dedicati ai diversi tipo di visitatori. Dalla Puerta de Velázquez (Paseo del Prado) si entra per la visita guidata dinamica “El arte de educar” e dalla Puerta de Murillo (Plaza de Murillo) entrano le scolaresche. Tutti gli altri visitatori devono recarsi prima alla Puerta de Goya per i biglietti (chi deve farli, si intende!) e poi alla Puerta de Jerónimos per entrare: ambedue sono su Calle Felipe IV, il percorso è praticamente obbligato.

Spesso le file all’ingresso sono lunghe e per questo è consigliato acquistare il biglietto online in anticipo. Una volta entrati, sarà necessario depositare nelle apposite cassette di sicurezza zaini, borse, ombrelli o altri oggetti che il personale del museo riterrà non introducibile nelle sale. Non si può entrare con cibo e bevande (quindi non pensate di prendere un gelato da gustare davanti a Goya o una bibita da sorseggiare in compagnia di Caravaggio) e non è possibile scattare fotografie all’interno.

Dentro al museo

museo del prado interno 3Per orientarsi fra le numerose sale divise su tre piani (cui aggiungere l’edificio Jerónimos, separato dal blocco principale, ma parte del complesso museale), siamo agevolati dalla mappa fornita gratuitamente all’ingresso, disponibile in 14 lingue diverse, incluso l’italiano. Lo stesso museo propone alcuni percorsi (15 opere in 1 ora, 30 opere in 2 ore, 49 opere in 3 ore) per chi ha poco tempo e vuole assicurarsi di non perdersi i capolavori. Vagare a caso per due ore e poi rendersi conto di non aver visto uno dei quadri più famosi del mondo potrebbe risultare umiliante, soprattutto se avete amici appassionati d’arte che vi interrogheranno su cosa vi ha colpito maggiormente. Vengono suggeriti anche percorsi tematici, come quelli sui ritratti o sulle nature morte: sono visite consigliate a chi è già stato qui altre volte e vuole approfondire un settore specifico.

Se non si partecipa ad una visita guidata, e se non si è esperti del settore, è davvero consigliato munirsi di un’audioguida. Per la collezione permanente l’audioguida costa 4€, per le esposizioni temporanee 3,50€. È possibile richiederle entrambe per il costo cumulativo di 6€. Per bambini fra 5 e 12 anni esistono audioguide specifiche, che raccontano le opere con un linguaggio adatto: vengono date gratuitamente prendendo almeno un’audioguida per adulti.

Le opere del Prado da non perdere

Nessuna opera d’arte è bella in assoluto: tutti i gusti son gusti, soprattutto nelle belle arti. La corrente artistica, lo stile del pittore, la tematica rappresentata: ciascuno è colpito da cose diverse e se io rimango a bocca aperta per mezzora davanti a un quadro, altri ci passeranno davanti ignorandolo, perché più attratti da quello accanto che a me invece non ha trasmesso niente. Cerco però, in poche righe, di dare un consiglio su ciò che in questa pinacoteca ritengo imprescindibile vedere, o che per lo meno ha fatto uscire me con un’aria intontita per la meraviglia.

Se l’intero Prado nasce come inno alla pittura spagnola, da Italiano non posso che partire dai nostri più grandi maestri. L’Annunciazione di Beato Angelico e Davide e Golia di Caravaggio sono fra i quadri che più mi hanno trattenuto impalato, con gli occhi sbarrati dallo stupore. Ma La Vergine del Pesce di Raffaello e Danae riceve la pioggia d’oro di Tiziano non sono stati da meno.

Prima di citare gli spagnoli, ti dico subito che non vale la pena uscire dal Prado senza aver visto Il giardino delle Delizie, capolavoro allegorico di El Bosco (Hieronymus Bosch). Passando ai padroni di casa, comincio con Goya, il pittore spagnolo che più ricordavo dai libri di storia dell’arte: dal vivo il suo pennello sembra schiaffeggiarti per l’impatto emotivo che trasmette. La maja desnudaIl 3 maggio 1808 a Madrid e Saturno che divora i suoi figli sono i capolavori che ho amato maggiormente; quest’ultimo è inserito nell’impressionante ciclo delle Pitture Nere, che si trova tutto riunito nella sala 67.

El Greco e Velázquez, in particolare con rispettivamente La Trinità e il celeberrimo Las Meninas, reggono tranquillamente il confronto, ma anche il Testamento di Isabella la Cattolica di Rosales colpisce per l’intensità dei protagonisti ritratti nella scena. Infine, nonostante non sia mai stato un grande fan della pittura fiamminga, mi chiedo se sia possibile rimanere impassibili di fronte alla levità de Le tre grazie di Rubens…

Sarebbe impossibile elencare tutte le opere maestre del museo, e nessuno sarebbe soddisfatto di una selezione, ma il mio biglietto è valso tutto già solo per i pochi quadri citati.

La storia del museo

museo del prado esterno 2Nel 1785 il re Carlos III incaricò l’architetto Juan de Villanueva di realizzare un edificio per il Gabinetto delle scienze naturali. Il grandioso progetto, divenuto il capolavoro architettonico di Villanueva, fu poi ampliato e si decise per un altro uso: nel 1819, sotto il regno di Fernando VII, venne inaugurato come Reale museo di pittura e scultura. Con 1500 opere della collezione reale, di cui 311 esposte, era dedicato esclusivamente alla pittura spagnola. Varie aggiunte ampliarono la collezione: le principali furono nel 1872, con l’incorporamento dello scomparso Museo de la Trinidad, e nel 1970, con l’acquisizione di parte dei fondi del vecchio Museo de Arte Moderno. Durante la guerra civile, le opere d’arte vennero inizialmente protette dai bombardamenti con sacchi di sabbia, per poi essere temporaneamente trasferite a Valencia e a Ginevra fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.

Dopo l’arte… shopping e caffè!

Come ogni grande museo, al Prado non mancano numerosi servizi accessori. Il primo è il Cafè Prado, il bar che offre un servizio di ristorazione a fianco a quello di caffetteria (Accesso diretto da Calle Ruiz de Alarcón). Sostare qui, magari per prendersi una pausa fra la collezione e le esposizioni temporanee, è piacevole soprattutto nelle belle giornate estive: dai tavoli esterni del Cafè si gode di una bella vista sulla bella facciata della chiesa di San Jerónimo el Real.

Molto particolare si rivela anche il negozio del museo. Non il solito banco di souvenir che, certo, sono presenti in ogni salsa, ma una serie di servizi aggiuntivi che faranno impazzire i patiti d’arte. Accanto a libri e magliette, borse e oggetti di cartoleria, è possibile richiedere la riproduzione in altissima qualità (digitale o cartacea) di oltre 400 fra le opere più importanti del museo, utilizzabile per i fini più disparati: dall’accademico al commerciale.

Jeronimo prado
Vista della chiesa dal Prado
Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Ho vissuto un periodo in Spagna (Madrid e Granada) e girato quasi tutta l'Europa zaino in spalla. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita ne racconto qualcosa anche sul mio blog