Come visitare il Museo Thyssen, una delle collezioni d’arte più importanti di Madrid

Andrea Cuminatto

Museo Thyssen Bornemisza Madrid orari

Il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid è il terzo più visitato in città dopo il Prado e il Reina Sofia e si rivela agli occhi del visitatore come una grande, immensa collezione che spazia attraverso secoli, stili e autori diversi.

Innanzitutto, perché un museo spagnolo ha questo nome? Thyssen-Bornemisza altro non è che il cognome di un magnate tedesco dell’acciaio – Hans di nome e Barone di titolo – che si arricchì spaventosamente durante la seconda guerra mondiale. Figlio di un collezionista d’arte, i cui beni erano stati ripartiti fra gli eredi al momento della morte, decise di riacquistare dai parenti tutti i pezzi d’arte del padre e di aggiungervi nuovi quadri più recenti. La città svizzera di Lugano fu la prima ad ospitare il museo privato, che arrivò in Spagna dopo il matrimonio del barone con una donna spagnola. Nel 1993, il governo spagnolo lo acquistò per renderlo un patrimonio condiviso da tutti i cittadini e oggi è uno dei luoghi di interesse di Madrid più visitati dai turisti.

Ora è il momento di fornire dettagli organizzativi e si illustrare la particolare collezione del museo Thyssen di Madrid, così come più semplicemente viene chiamato.

Come raggiungere il Thyssen?

Museo Thyssen Bornemisza Madrid ingresso gratisIl museo si trova in Paseo del Prado, 8, molto vicino alla grande rotonda che divide in due il viale, facilmente riconoscibile dalla fontana del Nettuno che ospita al centro. Raggiungerlo è possibile con diversi mezzi:

  • In metro: fermata Banco de España della linea 2 (5 minuti a piedi percorrendo Paseo del Prado) o Antón Martín della linea 1 (8 minuti a piedi percorrendo Calle del León e Calle del Prado).
  • In autobus: fermata Neptuno con le linee 10, 14, 27, 34, 37, 45.
  • In treno: quasi tutte le linee dei treni locali CERCANIAS fermano alla stazione Atocha, dalla quale si raggiunge il museo in 10 minuti percorrendo Paseo del Prado. Sulla strada da Atocha al Thyssen si trova anche il Museo Naval di Madrid, meno conosciuto ma interessante.
  • In auto: il parcheggio Las Cortes è proprio a due passi dal museo.

Prezzo dei biglietti e ingresso gratis

Il biglietto per il Thyssen, valido un giorno, include la visita alla collezione permanente e alle esposizioni temporanee. Il prezzi sono i seguenti:

  • Intero:thyssen bornemisza 12 €
  • Ridotto: 8 € (Studenti di qualsiasi età, pensionati, maggiori di 65 anni, famiglie numerose)
  • Gratuito: (Minori di 18 anni, insegnanti, guide turistiche spagnole, disoccupati, disabili, famiglie con almeno 3 figli, Amici del museo, possessori di tessere MNAC e ICOM, dipendenti dei musei statali spagnoli)
  • Gruppi (a partire da 7 persone): 10 € a persona
Consiglio
Vuoi vedere il museo Thyssen gratis? Raggiungilo il lunedì: l’accesso al museo è gratuito per tutto il giorno. Sono però chiuse tutte le esposizioni temporanee ed è quindi possibile visitare gratuitamente solo la collezione permanente.

Orari di apertura del museo

Il museo è aperto tutti i giorni, con i seguente orari:

  • Lunedì: dalle 12 alle 16 (accesso gratuito, ma solo alla collezione permanente)
  • Da martedì a domenica: dalle 10 alle 19
  • Giorni 24 e 31 dicembre: dalle 10 alle 15
  • Giorni 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre: chiuso

È possibile entrare fino ad un’ora prima dalla chiusura ed è obbligatorio uscire cinque minuti prima della chiusura. Nei mesi di luglio e agosto, gli orari di apertura sono più lunghi: vengono di anno in anno specificati sul sito ufficiale. Le esposizioni temporanee possono avere orari differenti, ma sono sempre specificati sul sito ufficiale e all’ingresso del museo.thyssen bornemisza

Dove dormire in zona

Parque del Retiro orariVuoi prenotare un hotel vicino ai musei del Retiro? Il quartiere omonimo ha alcune ottime soluzioni per l’alloggio: trovi consigli sul Retiro e su altri quartieri nella nostra pagina dedicata alle zone migliori dove alloggiare a Madrid.

Consigli su dove dormire al Retiro

Cosa vedere al Thyssen di Madrid

Dal Rinascimento all’Impressionismo, dall’Espressionismo alle Avanguardie del Novecento: ce n’è per tutti i gusti in quella che probabilmente è – o meglio era – la collezione privata più grande del mondo. Con una visita più rapida rispetto al vicino museo del Prado, il Thyssen-Bornemisza offre comunque a chi varca le sue porte una vasta scelta di autori, di varie correnti artistiche, fra i circa 800 quadri esposti. Anche i visitatori dai gusti più difficili troveranno quindi almeno un’opera che è valsa il costo del biglietto. Di seguito, alcuni consigli su come organizzare una visita ottimizzando al massimo il tempo a disposizione.Museo Thyssen Bornemisza Madrid opere

Le opere consigliate

Per citare solo le opere maestre, partirei da Raffaello Sanzio, con il suo Ritratto di un giovane. Quadro che a lungo fu attribuito all’allievo Giulio Romano e che è ora invece riconosciuto ufficialmente come un ritratto che il maestro fece ad Alessandro De’ Medici. Rimaniamo in Italia con uno dei pennelli che più amo in assoluto, quello di Caravaggio: la sua Santa Caterina è bella, intrigante, accattivante. Non per niente si dice che l’autore si ispirò per il volto della santa ad una prostituta, della quale si era perdutamente innamorato: quando sacro e profano si uniscono, talvolta il risultato lascia a bocca aperta.

Saltiamo di qualche secolo e qualche centinaio di chilometri per arrivare alla Francia dell’Ottocento, dove Degas dipingeva Ballerina inchinata. Impressionista, si sa, Degas qui fa qualcosa di particolare e nuovo: va oltre i mezzi del suo tempo e come una fotocamera posta su un drone fotografa dall’alto la scena. Quasi contemporaneamente, un altro maestro francese, Renoire, dava vita a un’opera che ha fatto la storia, riprodotta in ogni dove: Donna con parasole in giardino. La storia, però, l’ha fatta e raccontata anche Gauguin, rappresentando i riti pagani alla luna in Mata Mua, un’altra delle opere del museo Tyhssen da non perdere assolutamente.

Facendo un passo in Olanda, arriviamo a soffermarci davanti al tetro Paesaggio al tramonto di Van Gogh. Non credo di offendere alcun critico d’arte dicendo che questo dipinto mi trasmette una strana malinconia: era infatti il 1885 quando Van Gogh, per trovare pace, tornò al villaggio di Nuenen a stare con i propri genitori e lì osservò questo tenue tramonto.

Anche il Novecento è rappresentato al Thyssen con dei veri capolavori. Primo fra tutti, voglio citare Hopper, che divenne famoso rappresentando la società americana, come fece con Stanza d’albergo, che si può ammirare qui in tutto il senso di solitudine che voleva essere rappresentato.

Ma come dimenticarsi, a Madrid, degli autori Spagnoli? Combattimento di tori non è famoso come Guernica, ma resta un esempio di come il grande Pablo Picasso abbia voluto e saputo rappresentare il proprio paese. Infine, quello che ho preferito fra tutti i quadri esposti: Sogno causato dal volo di un’ape intorno a una melagrana di Salvador Dalì. Se i surrealisti in generale mi affascinano, il fatto di fare spesso sogni particolari e bizzarri mi fa sentire un legame particolare con l’artista catalano, che riesce qui a trasmettere la pazzia intrinseca che, forse, abbiamo tutti un po’ dentro.

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Ho vissuto un periodo in Spagna (Madrid e Granada) e girato quasi tutta l'Europa zaino in spalla. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita ne racconto qualcosa anche sul mio blog

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.