CaixaForum Madrid: la centrale elettrica che diventò un museo d’arte

Andrea Cuminatto

caixa forum madrid

Il CaixaForum Madrid è un museo d’arte moderna, che porta il nome di una banca perché sponsorizzato dalla stessa e che è stato edificato fra il 2001 e il 2007 nel Paseo del Prado, a metà strada trai due dei più importanti musei di Madrid: il Prado e il Reina Sofia. Proprio come il Museo Naval di Madrid, questo può essere considerato un museo minore da visitare se rimane un po’ di tempo dopo la visita degli altri mostri sacri.

Come arrivare

Il modo più semplice per raggiungere il museo è far riferimento alla stazione di Atocha, distante 5 minuti a piedi lungo il Paseo del Prado e raggiungibile:

  • In METROPOLITANA (linea 1)
  • In treno (quasi tutte le linee dei treni locali Cercanias, oltre a gran parte dei treni regionali e alta velocità che transitano per Madrid)
  • Con i pullman extraurbani (Stazione bus Puerta de Atocha)
  • In auto (Parcheggio Estación de Atocha)

In alternativa, la fermata di autobus più vicina al museo è Prado-Atocha, dove sostano le linee: 10, 14, 27, 34, 37, 45.

Un progetto di architettura industriale… rivisitata

Quello dove sono allestite oggi le mostre del CaixaForum non è un edificio costruito ad hoc, e trovandocelo di fronte ci si accorge subito che in origine aveva tutt’altro scopo. È infatti la ristrutturazione di una centrale elettrica del 1899, acquisito dalla Fondazione Caixa nel 2001, e rappresenta uno dei pochissimi esempi di architettura industriale di Madrid.

Molto interessante il tipo di ristrutturazione: i mattoni delle mura esterne, quelli originali del 1899, sono stati alzati da terra grazie a dei pilastri, abbastanza da permettere alla gente di camminare sotto all’edificio stesso, creando dalla piazza antistante l’impressione che il palazzo fluttui a mezz’aria.

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Il progetto del CaixaForum Madrid, finalizzato dagli architetti Herzog e De Meuron, ha avuto proprio l’obiettivo di sfidare la legge di gravità, pensando al museo come un enorme magnete urbano. L’edificio è stato anche rialzato, arrivando così a coprire 10mila metri quadri di superficie.

Oltre al suo contenuto, uno dei motivi per cui vale la pena vedere il museo è proprio la sua architettura unica, che mescola lo stile ottocentesco con i concetti più all’avanguardia, soprattutto nell’interno, che è stato reso completamente nuovo dal progetto del 2008. Fra i luoghi più interessanti spicca la Escalera Blanca, una scala completamente bianca che, percorrendo in tutta la sua altezza l’edificio, sfrutta la luce solare in maniera davvero particolare, unendola alla luce artificiale della parte inferiore con un gioco di riflessi davvero suggestivo.

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Un muro vegetale

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La prima volta che sono passato davanti al CaixaForum, senza sospettare minimamente che si trattasse di una galleria d’arte, sono rimasto colpito dalla parete esterna completamente avvolta dalle piante, come se una porzione dell’antistante orto botanico fosse stata tagliata via e incollata sul muro di un palazzo. I giardini verticali sono ormai diffusi in molte città, ma allora (era il 2008) si trattava di una novità, almeno per i luoghi che avevo visitato fino a quel tempo. Opera di Patrick Blanc, questo muro verde di 24 metri accoglie un ecosistema di 15.000 piante rappresentanti 250 specie vegetali diverse, che sopravvivono senza terra, ma esclusivamente grazie ad acqua, sali minerali, luce ed anidride carbonica. La cosa bella è che, trattandosi di esseri viventi in continuo mutamento, questo quadro gigante non è mai uguale a se stesso, ma si trasforma in ogni stagione a seconda del normale ciclo di vita delle piante che lo compongono.

Approfondimento
“La mia teoria – spiegava Blanc in un un’intervista nel 2008 – è che piante ed architettura devono essere integrate in un tutt’uno, solo così le città possono assumere un nuovo punto di vista. Parcheggi, stazioni ferroviarie, metropolitane, in tutti quei difficili spazi dove non ci si aspetta di vedere un angolo verde, quella è la mia reale sfida. Dove la Natura è in grado di poter riprendersi una piccola parte di terra”.

Visitare il CaixaForum Madrid

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Un auditorium da oltre 300 posti, numerose sale polifunzionali e spazi per conferenze, una libreria, un ristorante ed un bar sono i servizi che ruotano attorno agli oltre 2000 metri quadri di sale espositive, che fanno del CaixaForum uno dei centri nevralgici dell’arte moderna e contemporanea nella capitale spagnola.

Orari e prezzi

Il centro è aperto tutti i giorni dell’anno, ad esclusione di: 25 dicembre, 1 e 6 gennaio. L’orario d’apertura, senza distinzione fra feriali e festivi, è dalle 10 alle 20, con possibilità di entrare fino a 30 minuti prima della chiusura. Ci sono però giorni con orari particolari:

  • Notti d’estate (solitamente cinque giorni fra giugno e luglio, aggiornate sul sito ufficiale): dalle 10 alle 22
  • 5 gennaio, 24 e 31 dicembre: dalle 10 alle 18

L’ingresso alle esposizioni costa 4 euro, ed è gratuito per i clienti della banca Caixa. Ci sono però alcuni giorni in cui è gratuito per tutti:

  • 15 maggio (giorno di san Isidro)
  • 18 maggio (giornata internazionale dei musei)
  • 9 novembre (giorno di Nostra Signora della Almudena )

Per quanto riguarda le attività e gli eventi organizzati all’interno del centro, i prezzi possono essere differenti. Il Caixa Forum propone ad esempio numerose attività per famiglie con bambini, che hanno solitamente un costo di 2 o 3 euro. In tutti i casi, i biglietti possono essere anche acquistati online sul sito del museo.

Visita commentata al CaixaForum

Ogni giorno, oltre alle esposizioni, è possibile assistere a una visita commentata in gruppi, che permette di conoscere la struttura e la storia del museo, con un focus sui suoi aspetti e spazi più caratteristici, come il giardino verticale, lascala bianca o il vestibolo. È sufficiente organizzare un gruppo (al massimo 30 persone) e scrivere un’e-mail a [email protected] per prenotare la visita in un giorno qualsiasi. Il tour dura circa un’ora e può essere richiesta in Spagnolo, Inglese o Francese.

È possibile anche scaricare sul proprio smartphone o tablet l’audioguida gratuita “Caixaforum a tu ritmo”, che permette di svolgere questo tour in maniera autonoma. Purtroppo, ad ora l’app è soltanto in spagnolo. All’ingresso, però, è disponibile la stessa audioguida in inglese.

Le esposizioni

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A differenza dei musei vicini, questa è una vera e propria galleria d’arte. Ciò la rende interessante proprio per il suo mutamento continuo: ogni volta che si va a Madrid, vi si possono trovare esposizioni di sculture o dipinti, oggetti o illustrazioni. Se ti piace spaziare nell’arte di generi diversi, consultando il sito ufficiale prima del tuo arrivo in città, potrai scoprire quale delle mostre in corso è la più affine ai tuoi gusti. E solitamente i gusti vengono proprio soddisfatti tutti. Nel 2018, ad esempio, sono state allestite mostre che andavano da “La musica nell’antichità” a “L’illustrazione contemporanea nella letteratura per bambini”, passando dai cartoni animati della Walt Disney e l’arte di raccontare storie col cinema d’animazione.

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Dove dormire in zona

Vuoi prenotare un hotel da queste parti per essere a due passi dai vari musei? Sul quartiere dei musei del Retiro abbiamo scritto alcuni consigli per la scelta dell’alloggio: li trovi nella nostra guida su dove dormire a Madrid, insieme a dritte sugli alloggi consigliati e su altri quartieri strategici per cercare un albergo. Un esempio? Il quartiere multietnico di Lavapiés.

Consigli sull'alloggio nel quartiere di Lavapiés

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Ho vissuto un periodo in Spagna (Madrid e Granada) e girato quasi tutta l'Europa zaino in spalla. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita ne racconto qualcosa anche sul mio blog

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