Puerta del Sol: il “chilometro zero” di Spagna

Andrea Cuminatto

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Ogni città ha il suo centro, composto dalle piazze storiche e le vie che le collegano. Madrid ha qualcosa in più: un centro che si può vedere, toccare, calpestare, fotografare. Il centro esatto della città, punto di partenza di tutte le strade di Spagna (il Chilometro Zero). Si trova in una piazza, anzi nella piazza di Madrid, quella che racchiude tutti i simboli della città: Plaza de la Puerta del Sol. Non è però l’unica attrazione in uno dei luoghi di maggior interesse della capitale spagnola, che fin dalle sue origini mantenne un ruolo fondamentale.

Chiamata così per un grande sole che ornava questo ingresso alla città nel Quattrocento, la piazza semiellittica è stata sede di alcuni fra gli avvenimenti storico politici più importanti di Spagna. Molti edifici storici, come due conventi e la chiesa del Buen Suceso, non esistono più. È scomparsa anche la Fuente de la Mariblanca, una celebre fontana sostituita ora da una riproduzione.

Come arrivare

Raggiungere la piazza è possibile con diversi mezzi:

  • Con la metropolitana: linee 1, 2, 3. Fermata Sol.
    In alternativa, se vi è comoda la linea 5, non cambiate: scendete ad Opera e arrivateci a piedi percorrendo Calle del Arenal (circa 7 minuti), una delle vie più ricche di artisti di strada, che vi farà arrivare al centro cittadino con uno stupore in più.
  • Con i treni locali CERCANIAS: linee C3, C4. Fermata Sol.
  • Con l’AUTOBUS: linee 3, 50, 51. Fermata Sol.

Cosa vedere a Puerta del Sol


Fra tutte le piazze di Madrid, qui si può dire che sia raccolta l’essenza della capitale spagnola. A renderla importante, più che le sue caratteristiche architettoniche o urbanistiche, è l’incredibile vitalità che la caratterizza: a tutte le ore del giorno è un continuo spettacolo di persone che la attraversano, di artisti di strada che si esibiscono, di attivisti che si fanno notare e di intrattenitori per bambini dediti a far divertire grandi e piccini. Ma non è tutto qui: i simboli che contiene sono rappresentativi per i Madrileni: sia quelli ufficiali sia – se non soprattutto – quelli che lo sono diventati un po’ per caso…

Il chilometro zero

Puerta-del-Sol-chilometro-zeroSe in Italia tutte le strade portano a Roma, in Spagna tutte le strade partono dal Chilometro Zero di Puerta del Sol. In realtà ogni Stato del mondo ha un Km0 nella sua topografia. La differenza è che gli spagnoli hanno voluto sottolinearlo con una targa diventata ormai un’attrazione turistica. Non è concepibile visitare Madrid senza passare di qui per fotografarsi il piede sulla Origen de las carretteras radiales.

Il palazzo delle Poste

Real-Casa-de-CorreosNonostante il nome che porta, non entrate nel più imponente edificio della piazza per spedire una cartolina. Ad aver sede qui è il Governo della comunità di Madrid (la sede della Regione, diremmo in Italia) anche se vi è arrivato solo vent’anni fa. Era il 1768 quando re Carlos III rifiutò il progetto di Ventura Rodrìguez per la realizzazione di un palazzo delle poste, scegliendo il disegno del francese Jaime Marquet. Dopo aver raso al suolo una trentina di case, venne eretto questo maestoso palazzo di pianta rettangolare, costruito attorno a due grandi patii. La facciata in stile classico, che domina la piazza, mostra sopra al balcone lo scudo reale.

La Real Casa de Correos ha mantenuto la sua funzione originaria solo per 80 anni, trasformandosi poi in sede ministeriale, in Direzione generale della sicurezza durante il Franchismo e solo nel 1998, dopo un lungo restauro, ha accolto la presidenza del governo della comunità di Madrid. Anche per questo motivo, non sono ammesse visite turistiche, fatta eccezione per il mese di dicembre, nel quale viene realizzato un grande presepe, visitabile dal pubblico. Capita che in occasioni speciali alcuni locali del palazzo vengano utilizzati per delle mostre temporanee. In questi casi, ma solo nelle sale adibite alle mostre, è possibile accedervi. È anche vero che l’interno non presenta spazi particolarmente interessanti dal punto di vista artistico e architettonico.

Una delle maggiori peculiarità del palazzo è la sua torretta, con tre orologi e un baldacchino che copre le campane e il carillon. I rintocchi di Puerta del Sol sono conosciuti da tutti i Madrileni, e non solo, perché sono quelli seguiti in tutta la Spagna la notte di San Silvestro, per l’arrivo del nuovo anno. Poco prima della mezzanotte, il carillon scende nell’orologio e vengono scanditi quattro doppi rintocchi (Cuartos), poi un rintocco ogni 3 secondi (Campanadas) fino allo scoccare della mezzanotte. Tradizione vuole che, per augurio di buon anno, si debba mangiare un acino d’uva ad ogni rintocco. Posso dire per esperienza personale che mangiare dodici chicchi d’uva a questo ritmo non è impresa semplice.

L’orologio non ha sempre fatto gioire i cittadini della capitale. A metà Ottocento, c’era un orologio con meccanismo difettoso, che segnava perennemente l’ora sbagliata, facendo irritare gli abitanti della città. Ne è conferma un epigramma dell’epoca, che tradotto recita più o meno così:
Quest’orologio letale, che sta nella Puerta del Sol,
disse un Turco a uno Spagnolo,
perché va sempre così male?
Il Turco con sicurezza rispose come un vecchio cane:
quest’orologio è lo specchio del governo che ci sta sotto.

Il simbolo di Madrid: l’orso con il corbezzolo

Puerta-del-SolPochi, prima di arrivare a Madrid, sanno che il suo simbolo è un orso appoggiato ad un albero di corbezzolo. Il simbolo, apparso per la prima volta sullo scudo cittadino nel XIII secolo, sostituì il vecchio stemma, rappresentante solo un orso in movimento. Il cambiamento simboleggiò la risoluzione dei diverbi sul controllo dei pascoli e degli alberi nelle terre madrilene. L’orso era un animale storicamente molto diffuso in quest’area, per cui è comprensibile la sua presenza sullo stemma, ma perché fra tutti gli alberi è stato scelto proprio il corbezzolo? Nel Cinquecento l’epidemia di malaria infettò la città e i Madrileni usarono per curarsi proprio le bacche di questa pianta. Fra i guariti ci fu nientemeno che l’imperatore Carlo V, che volle rendere lustro all’albero dai rossi frutti e fece aggiungere allo stemma la corona a cinque punte.

La statua che vediamo a Puerta del Sol è molto più recente: opera di Antonio Navarro Santafé, fu inaugurata nel 1967 proprio in questa piazza e pressappoco dove si trova ora, ma cambiò nel tempo locazione. Fino al 1986 restò fra Carrera San Jerónimo e Calle de Alcalá, ma in quell’anno fu spostata davanti a Calle del Carmen, per poi tornare nell’antica – e attuale – posizione nel 2009. La statua, in pietra e bronzo, è alta 4 metri e pesa 20 tonnellate.

La statua equestre del re Carlos III

statua-equestre-del-re-Carlos-IIIPosta qui nel 1994, è l’ultima opera arrivata in piazza e la decisione di posizionarla in questo luogo non fu semplice. Per decidere dove porla, si dovette addirittura indire un referendum popolare. La statua, la cui base è contornata da un’iscrizione a spirale sulla storia del regno di Carlos III, è alta 9 metri e non è altro che una copia. L’originale di Miguel Ángel Rodríguez infatti, si trova alla Real academia de bellas artes de San Fernando. Se la si guarda attentamente si nota che, a differenza degli altri monumenti, questa statua non viene intaccata dagli escrementi dei piccioni. All’interno vi è stato messo infatti un dispositivo elettronico che allontana i volatili. Ai sovrani evidentemente non piace essere sporcati.

L’insegna del Tío Pepe

tio-pepeQuella del vino Tío Pepe è più di una semplice insegna pubblicitaria. Ultima sopravvissuta dei numerosi annunci che riempivano la piazza nel passato, il grande cartellone pubblicitario è entrato nel cuore dei Madrileni, che lo considerano parte del patrimonio artistico cittadino. Rimasi spaesato quando, tornando a Madrid nel febbraio 2014 dopo 5 anni non vidi più “lo zio Peppe” al suo posto. Nell’aprile 2011, l’insegna venne tolta con grande dispiacere degli abitanti, che furono felici di vederla riapparire – anche se spostata su un altro edificio – a maggio 2014.

Dove dormire in zona

puerta-del-sol-cosa-vedereSiamo in pieno centro e la disponibilità di alloggi è molto alta. La zona in cui cercare è Sol/Huertas, una delle migliori sia per la vicinanza alle attrazioni che per i facili collegamenti. Per una panoramica completa sulle migliori zone per trovare un alloggio a Madrid cliccate sul pulsante sotto:

Quartieri consigliati per dormire a Madrid

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Ho vissuto un periodo in Spagna (Madrid e Granada) e girato quasi tutta l'Europa zaino in spalla. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita ne racconto qualcosa anche sul mio blog

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